Marco Bezzecchi: “Ce l’ho fatta, anche se è stato doloroso”. Se Brad non mi avesse fatto prendere uno “spavento da partenza”, forse avrei potuto condurre di più”.
Dopo la grave collisione alla curva 1 dello Sprint di Silverstone, che ha provocato danni al piede destro, Marco Bezzecchi è stato fortunato a evitare ulteriori danni all’inizio del MotoGP britannico di domenica.
Sabato pomeriggio, Bezzecchi è stato sbalzato dalla sua GP23 quando il suo amico Franco Morbidelli, un collega dell’Academy e sostituto di VR46 2025, ha perso il controllo in frenata e si è scontrato con il posteriore della sua Desmosedici.
Morbidelli mi ha fatto visita] dopo la sessione. Ha espresso il suo rammarico. È un errore, ovviamente, e mi ha fatto arrabbiare. Ma cosa posso dire? Bezzecchi ha osservato: “Accetto le sue scuse, era già tutto fatto e sono sicuro che non l’ha fatto apposta”.
“Quindi, alla fine, è tutto a posto”.
I commissari sportivi della FIM hanno comminato a Morbidelli una doppia penalità di un giro lungo per “guida imprudente che ha causato una caduta”.
Domenica, poi, Brad Binder, che era partito due file davanti a Bezzecchi, è stato costretto a rallentare a causa di un problema alla frizione della sua KTM.
“Ho quasi investito Brad perché aveva problemi con la moto”, ha detto Bezzecchi. Jack Miller si è spostato all’ultimo secondo e io mi sono avvicinato pericolosamente a colpirlo. Ho quindi fatto un passo indietro”.
Anche se i compagni di squadra di Trackhouse Raul Fernandez e Miguel Oliveira sono caduti davanti, la manovra evasiva dell’italiano gli è costata alcune posizioni, visto che ha concluso il primo giro al 13° posto.
Successivamente, Bezzecchi è riuscito a raggiungere Fabio Quartararo, Morbidelli, Maverick Vinales, Jack Miller e Pedro Acosta.
Con tutta l’adrenalina della gara, il dolore non è stato troppo forte all’inizio. Il 2025 pilota ufficiale Aprilia ha dichiarato: “Ma negli ultimi 6-8 giri ho iniziato a sentire come se avessi meno sensibilità in tutta la gamba, ma soprattutto nel piede”.
Era davvero vicino al limite, tuttavia era difficile valutare quanto freno posteriore stessi usando. A parte questo, però, la gara è andata bene.
Anche se le ferite mi facevano male, sono riuscito a cavarmela. Il mio problema è stato più che altro l’inizio, perché credo che avrei potuto essere più avanti se Brad non avesse causato lo [spavento].
Questo, secondo me, è stato il problema principale. Anche se le ferite mi facevano male, mi sono sforzato di vivere”.
compagno d’armi Il quinto posto è andato a Fabio di Giannantonio.